giovedì 20 settembre 2012

ALTA VIA VALLE DIVEDRO ---> 2° giorno

SCHEDA TECNICA ---> 2° GIORNO

PERCORSO ---> Alpe Veglia (mt.1.755) - P.so del Croso (mt.2.395) - Alpe Vallè ( mt.   ) -Alpe Pianezzoni (mt. 2.141) - P.so dei Gialit (mt.   ) - Alpe Camoscella (mt. 2.111) - Alpe Vallescia - Corwetsch (mt.2.024) - Erblatte - Alpje - Alte Kaserne - Gondo - Iselle - Varzo (mt.500)
DIFFICOLTA' ---> E (riservato cmq a persone allenate viste le molte ore di cammnino)
SVILUPPO ---> 42km così distribuiti:
 - 26km trattoAlpe Veglia-Alte Kaserne
 - 16km tratto Alte Kaserne-Varzo
DISLIVELLO ---> D+ 1.250mt. e D- 2.560mt.
TEMPO ---> previsto dai cartelli indicatori:
 - tratto Alpe Veglia-Alte Kaserne: indicato 9h30'/10h (effettivo 7h55')
 - tratto Alte Kaserne-Gondo: indicato 1h (effettivo 1h05')
 - tratto Gondo-Varzo (effettivo 1h48')

NOTE TECNICHE ---> Vale discorso fatto per il 1° gg: livello tecnico di base, ma occorre valutare le tante ore di cammino!!!
ATTENZIONE: nel tratto Svizzero non è pi presente la segnaltica tipica dell'Alta Via VALLE DIVEDRO.
ATTENZIONE: nessun bivacco/rifugio presente; solo fontane agli alpeggi!


(Altimetria tratto Alpe Veglia-Pso Gialit-Alpe Vallescia-Alte Kaserne)


La sveglia suona e in un battibaleno siamo pronti per scendere a fare colazione, ancora prima delle 6.00, non siamo gli unici, ci sono anche gli svizzeri; pane burro e marmellata con una bella tazza di latte & caffè e via carichi al punto giusto per affrontare questa nuova giornata di cammino!!
Siamo i primi a lasciare il rifugio; fuori è ancora buio e quindi si va di frontale...
La temperatura che percepiamo è decisamente fredda, complice anche la forte umidià presente sulla piana: la nebbia crea un paesaggio spettrale, gli alberi circondati da tutto questo bianco sembrano quasi dei mostri allungati....
Attraversiamo tutta la piana seguendo le indicazioni "Per i laghi" e arriviamo prima al Lago delle Fate ...tristissimo perchè oramai ridotto ad una piccola pozza... e poi al Lago delle Streghe ...molto ridotto anche questo... Da qui inizia la salita prima in direzione del Lago d'Avino e poi oltre verso il Passo del Croso, sulla ns. destra il possente Mone Leone che domina, sotto la prima luce dell'alba, l'intera piana.
Ecco che un'allegra famigliola di cervi ci saluta e poi appena sopra anche qlc camoscio.... BUONGIORNO GENTE!
Saliamo bene, il sentiero è bello e non appena arriviamo sotto i primi tiepidi raggi del sole iniziamo ad alleggerire il carico di indumenti che abbiamo addosso!!!!

Arriviamo al lago d'Avino in ..... in netto anticipo rispetto a quanto indicato dai cartelli; qlc foto e via verso il Passo del Croso, che ci attende per essere superato per poi scendere verso l'Alpe Vallè.

La salita che porta al Passo del Croso (mt.2.395) è molto bella: si cammina su dolci pendii erbosi, non ci sono cartelli, ma al tempo stesso non ci si può sbagliare: bisogna arrivare in fondo al vallone e cmq basta seguire i pali della neve. Arriviamo al Passo in ....... facciamo il punto della situazione con cartina alla mano e via che scendiamo verso l'Alpe Vallè (mt.1.789), con qlc dubbio perchè stando alla cartina dovremmo tagliare verso destra prima di arrivare all'alpe, stando alle indicazioni dei cartelli e a quelle forniteci sembra che dobbiamo per forza di cose abbassarci ed attraversare l'Alpe per poi risalire il vallone .....boh vedremo cammin facendo!!!

La discesa non mi piace!!! Ripida e sassosa, quest'anno poi, causa problemi al ginocchio e decisi kg in più, sono di un impedimento che fa paura, come qlc mi ha fatto notare ...ho l'agilità e l'eleganza di una mucca...  per cui sì che scendo, ma con estrema tranquillità!!! Fortunatamente, questo tratto dura poco, poi pur essendo ancora ripido cambia il fondo e la morbida erba/terra mi dà più sicurezza per cui riesco ad aumentare l'andatura: ... scendiamo scendiamo e l'Alpe Vallè cazzarola è là in fondo, porca paletta poi una volta giù dobbiamo tornare su verso il Passo dei Gialit (mt. 2.230)!
Ecco che però a due terzi circa della discesa troviamo un cartello "Sentiero dei Balmit" lo imbocchiamo al volo convinti che ci farà tagliare via in alto; così   è all'inizio, poi però tra due speroni di roccia il sentiero si immette in una valletta stretta e ripida ed i verticale scendiamo di brutto appena sopra l'Alpe Vallè!!!!

Ora non ci resta che risalire il vallone alla ns. destra e andare verso l'Alpe Le Balmelle (mt. 2.078) e poi verso l'Alpe Pianezzoni (mt.2.141); siamo su una strada jeppabile, a tratti asfaltata e ripida da urlo, raggiungiamo una signora solitaria diretta verso il Teggiolo, quattro parole e via ognuno con il proprio passo! Arriviamo all'Alpe Balmelle un piccolo gioiello: poche baite, ma perfettamente ristrutturate ognuna con la propria fontana e con il prato circostante tenuto quasi fosse un campo da golf ....bellissimo.... proseguiamo la ns. salita verso destra!! Veramente l'indicazione per il Passo dei Gialit non c'è, ma sappiamo che non dobbiamo andare al Passo delle Possette e quindi per esclusione non ci resta che prendere l'altro sentiero; in effetti anche una volta arrivati al Passo non troviamo l'indicazione, ma un semplice palo o croce ...non rirdo bene... e una magnifica visuale sull'intera vallata sottostante. Una meritata pausa rifocillatrice è doverosa ...ottimo il panino con il formaggio, nèèè????...

Ripartiamo ...con rinnovato vigore.... verso l'Alpe Camoscella e poi da lì velocemente arriviamo all'Alpe Vallescia, ultimo alpeggio in territorio italiano, proprio sul confine!!!!
Ora un bellissimo sentiero in continua leggera discesa e dominato dal ghiaccio del Breithorn  ci porta a passare per alpeggi svizzeri, raggiungiamo prima Alpjerung e poi Corwetsch ...e qui BINGOOOOO sbagliamo sentiero, ...ma ce ne accorgeremo solo quando saremo a casa e casualmente dopo 2 gg!!!!  A Corwetsch  troviamo una biforcazione del sentiero: uno che parte dalla ns. sinistra  che porta giù verso il fondovalle e  l'altro che continua dritto davanti a noi portando all'Alpe Erblatte; io convintissima sentenzio: "Dobbiamo andare dritti ad Erblatte!"....invece dovevamo andare in giù!!!

Arrivati ad Erblatte altra biforcazione, ma questa volta con cartina alla mano decidiamo di prendere il sentiero alla ns. sinistra che ci porterà giù a Alpje. Il sentiero è lungo,  o forse noi iniziamo ad accusare un pò di stanchezza e ci sembra eterno, l'attenzione che poniamo nei ns. passi è alta perchè il rischio di prendere una storta lo è altrettanto; dove aver guardato più e più volte l'altimetria del gps ecco che finalmente sbuchiamo ad ALPJE!!!!!!
 ...ALPJE, sinceramente non sprei come definirlo: 
...un villaggio no, pochissime case e distanti una dall'altra...
...un alpeggio neppure non ci sono baite, ma case finemente ristruttrate...
tutte le comodità: acqua, luce, telefono e una magnifica strada asfaltata!
boh.... regna il silenzio più assoluto, non si vede anima viva
se non lo sconosciuto 'guardone' che ci ha spiati dall'alto,
mentre eravamo intenti a rinfrescarci nelle fredde acque del torrente: 
siamo poi fatti come te, nèèè!

Dividiamo anche il secondo panino, riposiamo sotto il caldo sole e via che ora ci tocca fare tutta la strada asfaltata fino giù ad Alte Kaserne (in realtà è possibile, in alcuni tratti tagliare diritti per i prati, ma la stanchezza ci ha fatto optare per un liscio asfalto) .Eccoci siamo ad  Alte Kaserne ... ed ora che si fa????

Dovremmo prendere il postale, ma abbiamo un margine di tempo di oltre un'ora!!!
"Hai mai fatto lo Stockalperweg?" mi chiede il Fabry
"No, mai" gli rispondo
"Se vuoi possiamo andare a piedi fino a Gondo e poi prendiamo il postale!"
"Ok"

Peccato solo che poi l'orgoglio ci ha messo lo zampino e ha avuto la meglio e così ...il semplice e corto tratto Alte Kaserne-Gondo.. si è trasformato in una lunghissima quanto devastante camminata di ben 16km, di cui 7km su asfalto, fatti in 2h53' dopo che sulle gambe avevamo già più di 7h di cammino!

Nonostante tutto arriviamo pimpanti a Varzo ...la rossa fa sempre miracoli... e così dopo un rapido lavaggio alla fontana della piazzetta eccoci spaparazzati sulle sedie del bar del paese per la ns SUPER MERITATA ROSSAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Un plauso va sicuramente fatto al CAI di VARZO perchè la segnalazione di questa Alta Via è decisamente ottimale e lo stesso dicasi per la tenuta dei sentieri!!!
Unico neo, piccolo piccolo giusto se vogliamo trovare un difetto,
è la mancata segnalazione del Pso dei Gialit,

per il resto nulla da dire, se non: MERITA DAVVERO!!!!!


Escursionisti del week-end: Barbara & Fabry



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