lunedì 8 luglio 2013

TRAVERSATA --- > Valle ISORNO - Valle VIGEZZO

SCHEDA TECNICA


PERCORSO ---> (giro ad ANELLO): 'Cippata' di Altoggio (mt. 976) - A.Carvirone (mt. 1.466) - A.Salè (mt. 1.611) - A.Forgnone (mt. 1.938) - Lago di Larecchio - Forcola di Larecchio (mt. 2.146) - Lago di Panelatte (mt. 2.062) - Passo di Fontanalba (mt.2.024) - Bocchetta di Ruggia (mt.  1.992) - Laghetti di Muino (mt. 1.822) - Bocchetta di Muino (mt. 1.974) - A. Canva - Madonna del Rosario (mt. 1.955) - Bocchetta della Cima (mt. 1.950) - La Piana Vigezzo (mt. 1.726) - La Cima (mt. 1.789) - Colma di Dentro (mt. 1.689) - Arvogno (mt. 1.200)
DIFFICOLTA' ---> E (per la lunghezza del giro) 
SVILUPPO ---> 26 km.
DISLIVELLO ---> D+  1.890 mt.
TEMPO --->  7h 40' di passo tranquillo.

Altimetria n° 1 - da 'Cippata di Altoggio' (mt.976) a Lago Panelatte (mt. 2.062)


 
 Altimetria n° 2 - da Lago Panelatte (mt. 2.062) ad Arvogno (mt. 1.200)

NOTE --- > Bella traversata ma logisticamente complicata da fare:
- occorre avere il permesso per proseguire sulla jeppabile oltre la frazione di Altoggio (per maggiori dettagli chiedere al Comune di Montecrestese);
- occorre lasciare una macchina a destinazione.
SEGNALAZIONI --- > Sentieri sempre ben segnalati; si consiglia di fare il pieno d'acqua prima di partire in quanto scarseggia sull'intero percorso!
Volevo tirar fuori un lungo trekking partendo o arrivando da/a Altoggio, piccola frazione sopra Montecrestese (VB) in direzione Valle Vigezzo, Toceno (NO), ma poi cartina alla mano e sentito il parere di chi conosce bene la zona sopra Montecrestese, decido, sentita la mia dolce metà, di accorciare, e in parte modificare, il percorso!Ecco che allora salta fuori questo giro: partenza dalla "Cippata" di Altoggio, salita al Lago di Larecchio, passando per gli alpeggi di Carvirone, Salè e Forgnone, poi su verso il Passo di Larecchio, giù al Lago di Panelatte, alla Forcola di Fontanalba, poi lungo traverso verso la Bocchetta di Ruggia, giù ai Laghetti di Muino, su alla Bocchetta di Muino, giù alla Piana di Vigezzo, su alla Colma di Fuori di Arvogno e infine giù ad Arvogno!!! Un bel giro...

Ma andiamo con ordine....

Partenza di buon mattino, ore 5.30 da casa (Verbania) direzione Altoggio (VB) e da qui poi dentro sulla strada consortile (accessibile solo dai possessori di relativo permesso) fino alla "Cippata", dove c'è la centralina elettrica.Salutiamo il gentile taxista, alis mio papà, che ci porterà la macchina in Valle Vigezzo, ad Arvogno, meta della ns. traversata.

La giornata non sembra promettere nulla di buono: è tutto un grigio unico, una cappa di umidità devastante, partiamo comunque con la speranza di non prendere acqua visto che, fidandoci delle previsioni, non abbiamo portato con noi nessun capo antiacqua e nessuna giacchetta ...lo so siamo in montagna, ma oggi macineremo km e km per cui abbiamo volutamente scelto di essere 'leggeri'....
Partiamo attraversando il Rio Isorno e prendendo la bellissima mulattiera tutta a zig zag che su pendenza decisa, ma costante ci porterà in breve all'alpeggio di Carvirone. Usciamo dal bellissimo bosco per percorrere brevemente una piccola dorsale in mezzo ad una miriade di ginestre in fiore , quà e là macchiate dall'arancione inteso dei gigli di montagna,  attraversiamo poi un ripidio prato dove il sentiero lascia posto ad un'esile traccia per uscire infine su un sentierino in costa che ci condurrà all'Alpe Salè e da qui poi, su un facile sentiero, ecco che arriviamo all'Alpe Forgnone, dove svegliamo un gregge di pecore che incuriosite ci seguono a breve distanza.

Il più del dislivello oramani è fatto, ora non resta che salire dolcemente al Lago di Forgnone, dove incontriamo altri due viandanti mattinieri, provenienti da Arvogno e diretti a Masera seguendo un vecchio sentiero usato a suo tempo dai contrabbandieri.
Passato il lago ecco che siamo al piccolo passo e davanti a noi incastonato tra il verde brillante della vegetazione ecco spiccare il blu cobalto del Lago di LarecchioScendiamo, costeggiamo il lago, attraversiamo la diga e ci fermiamo brevemente   ...sono passate 2h 40' dalla nostra partenza, siamo in anticipo rispetto al cartello indicatore, di ben 1h ...figata.... Scambiamo qualche parola con il guardiano della diga (altezza acqua 22metri, temperatura circa +8°) ci inviata in casa per un caffè e per fare il pieno d'acqua dal rubinetto con filtro, ringraziamo per la cortesia, ma siamo a posto e ripartiamo, destinazione Bocchetta di Ruggia!

Ora risaliamo un pò fino all'Alpe Larecchio e da qui alla. Forcola di Larecchio dove ai ns. occhi si aprono distese di prati verdeggianti, ...che figata.... imbocchiamo un lungo vallone alla ns. destra e salendo dolcemente

eccoci arrivare al Passo di Fontanalba, poi discesa verso il Lado di Panelatte dove incontriamo altri due escurionisti provenienti da Arvogno e diretti chissà dove...
La cartellonistica non manca e i sentieri son ben tenuti, continuaniamo a scendere brevemente fino alla Cappella di San Pantaleone, dove al bivio, imbocchiamo il sentiero M25 che con un lungo quanto eterno traversone tra pietre e rododenri in fiore ...occhio alle viperazze... ci porterà finalmente alla Bocchetta di Ruggia!

Il tempo sembra minaccioso e così non ci lasciamo tentare dall'inviante salita al Pizzo Ruggia, mangiucchiamo qlcosina e giù a scendere verso i Laghetti di Muino, zona molto frequentata da escursionisti provenienti dalla Piana di Vigezzo.

Procediamo di buon passo il percorso è molto pianeggiante, oltrepassiamo il Rifugio Greppi (di proprietà del CAI Vigezzo) ...chiuso... ma mi chiedo "Perchè fare un rifugio/bivacco e tenerlo chiuso?" Misteri, ma ultimamente sembra andare di moda, così... Scendiamo leggermente per poi risalire dolcemente verso la Bocchetta di Muino. 
Tra una chiacchiera e l'altra, tra uno scorcio e l'altro ecco che i ns.occhi cadono su un'invitante salita nella valletta di fronte a noi, siamo tentati e allora ecco che una volta giunti alla Bocchetta di Muino facciamo dietro front e in mezzo ai rodendri cerchiamo di raggiungere il ripido sentiero. Tribuliamo un poco, ma alla fine eccoci sul sentiero; non è tanto il dislivello che dovremo affrontare, ma oramai son ore che camminiamo e quindi tutto cuba, non ci facciamo perdere d'animo e viaaaa  che ...con rinnovato vigore... l'affrontiamo in modo piuttosto deciso. In breve arriviamo alla Cappella della Madonna del Rosario
e subito dopo eccoci alla Bocchetta della Cima. 
Non ci resta che tagliare in diagonale tutto il versante del Trubbio  ed arrivare alla Colma, da qui scendere sulla pista, imboccare la jeppabile e giungere alla Piana di Vigezzo. Risaliamo, utilizando la jeppabile, la pista di sci, arriviamo al colletto e giù verso Arvogno per concludere, davanti ad un bel panino e una birra, questo  inaspettato quanto bel trekking!!!

Un doveroso GRAZIE alla mia dolce metà per avermi assecondato nella scelta di un trekking in questa zona, a lui un pò ostica!


Gli escursionisti di giornata: Barbarella & Fabry

Nessun commento: